Conosciuta tradizionalmente come ‘La Torre dei pomodori’ di Isola d’Arbia, l’ex impianto Idit (Industria di Disidratazione Isola Tressa) rappresenta a tutti gli effetti un esempio di archeologia industriale. Alle porte della Val d’Orcia, Patrimonio Unesco dell’Umanità, e inserito all’interno di un paesaggio simbolo della Toscana nel mondo, il silos di ferro, vetro e cemento, alto più di settanta metri svetta al centro della Via Francigena e si lascia osservare da qualsiasi punto panoramico a sud di Siena. Rappresentazione di un grande sogno di ripresa economica, la Torre Idit fa parte nell’immaginario collettivo di un’ Italia in ripresa, pronta a investire e con una lungimiranza tale da sfidare, sacrificando la più radicata e secolare cultura contadina della campagna senese, anche coloro che non vedevano di buon occhio uno sviluppo industriale in un territorio così lontano dalla grande imprenditoria del nord Italia. La costruzione fu inaugurata nel 1961 ma la sua attività cessò nel 1966.
Le opere fotografiche di Carlo Vigni, esposte fino al 31 gennaio 2022, rappresentano l’occasione per riaprire il dibattito intorno al destino di quella ‘Torre dei pomodori’ che, nel bene e nel male, fa ormai parte del patrimonio paesaggistico della Toscana del sud, ma che pone numerosi interrogativi sulla necessità di conservazione e manutenzione del suo scheletro architettonico, sempre meno stabile e sicuro.
La mostra, a cura di Carlo Nepi e Francesca Sani, con il coordinamento progettuale di Jacopo Armini e i testi di Giovanna Calvenzi, è stata allestita dallo stesso architetto Nepi.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Siena e dal Santa Maria della Scala con la collaborazione di Opera Laboratori.
L'AUTORE
Carlo Vigni
Pubblicazioni
“Indagine sul paesaggio minerario sardo” a cura di Giacomo Daniele Fragapane, 2019 Ilisso, Nuoro; “Paesaggi privati 1996-2012” a cura di Giacomo Daniele Fragapane, 2014 Gli Ori, Pistoia; “Ganga Fuji Home”, 2012 Gli Ori, Pistoia; “La fabbrica al nuovo”, 2009 Protagon, Siena; “La Cattedrale del Tabacco“, 2006 Gli Ori, Pistoia; “Rifiuto d’autore”, 2004 Alinari, Firenze; “La traccia delle cose e i segni del corpo”, a cura di G. Nerli, 2004 Edizioni Galleria Michelangelo, Roma; “L’esperienza della cose”, a cura di G. Molteni, testi di P. Clemente e A. Prete, 2004 Protagon, Siena; “La Popolare”, 2001 La Nuova Immagine Editrice, Siena; “Vicini Paesaggi”, 2001 Betti Editrice, Siena; “Palio”, 2000 La Nuova Immagine Editrice, 2009 Protagon Editore, Siena; “Uomini in Palio”, 1998 Edizioni Il Leccio, Siena.
Mostre
“Paesaggio minerario”, a cura di Giacomo Daniele Fragapane, 8° Festival della fotografia popolare, Storie di un attimo, Olbia 2019; “Paesaggi privati 1996-2012”, a cura di Giacomo Daniele Fragapane, Galleria Fuoricampo, Siena 2014; “Piede Libero”, Spazio Lumen, Firenze 2014; “Breath Underwater” PX3 Prix de la photographie Paris, Espace Dupon Gallery, Paris 2011; “La fabbrica al nuovo”, Galleria Istantanea, Siena 2010; “Vicini Paesaggi”, Galleria Istantanea, Siena 2010.