La mostra presenta, in nove sezioni, un percorso attraverso l’arte italiana nel periodo compreso tra gli anni della Grande Guerra e i primi anni Sessanta: dal “Novecento” al Déco, dagli “Italiens de Paris” all’arte di propaganda fascista, dalla Scuola Romana al realismo, all’astrattismo e all’informale.
La Collezione del Monte dei Paschi di Siena e la Collezione Brandi conservano di questo mezzo secolo autentici capolavori, in grado di tracciare lo sviluppo, certo non lineare e costellato di contraddizioni, deviazioni e figure eretiche, che corre dalla figurazione alla sua dissoluzione: basti citare i nomi di Ferrazzi, Andreotti, Carrà, Sironi, Donghi, De Pisis, Severini, Campigli, Morandi, Rosai, Viani, Levi, Mafai, Manzù, Marini, Guttuso, Afro, Scialoja, Turcato, Burri, tutti autori rappresentati con opere di primaria importanza. Insieme ai grandi nomi dell’arte italiana del XX secolo, verrà esposta anche una cospicua selezione di artisti senesi e in misura minore toscani: non in un’impossibile e inutile competizione con i “maestri” riconosciuti, ma in un aperto e talvolta sorprendente dialogo.
L’arte italiana del secolo scorso si caratterizza, in gran parte, per la compresenza di una produzione focalizzata nei grandi centri e di una sua originale disseminazione nei centri minori: costellazioni, appunto, di un sistema dell’arte interconnesso e dialettico anche nelle sue manifestazioni più individuali e caratterizzate. Si tenterà anche di ricostruire le vicende legate alle acquisizioni delle opere della Collezione del Monte dei Paschi, ancora da chiarire in relazione alla lunga storia collezionistica di arte contemporanea dell’istituto senese. Una mostra quindi che, oltre a presentare opere del Novecento italiano di altissima qualità, intende anche offrire un contributo scientifico inedito alla conoscenza dell’arte e del collezionismo senese del secolo scorso.
La mostra, promossa da Comune di Siena, Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Musei Nazionali di Siena, Università di Siena, è prodotta da Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e Opera Laboratori.
La mostra effettua gli stessi orari del museo.