Il III livello può considerarsi un vero e proprio punto di snodo dei percorsi di visita dell’ospedale, ripetendo ancora oggi quella funzione di distribuzione che l’area della corte trecentesca doveva probabilmente svolgere fin dalle origini. La corte della cisterna, così come ricordata anche dai documenti, costituiva il punto di arrivo dalla strada coperta che risaliva dai livelli più bassi dell’ospedale e permetteva, al pari del diverticolo che discendeva dalla Porta dei Vettuali di piazza duomo, la distribuzione di uomini e merci dentro la struttura.

Dalla corte si accede oggi ai locali della confraternita di S. Caterina della Notte e, di fianco, all’ampio spazio del granaio, dove sono allestiti i marmi quattrocenteschi della Fonte Gaia di Jacopo della Quercia, i calchi in gesso e gli elaborati, sempre in gesso, realizzati da Tito Sarrocchi per la nuova Fonte Gaia di piazza del Campo.

Sull’altro lato, sulla prosecuzione ideale della strada coperta, si aprono ambienti di servizio e di accoglienza noti come magazzini della Corticella (così è stata erroneamente definita in tempi recenti la corte): spazi a mattoni, brevi passaggi nell’arenaria e nello strato geologico conducono fino alla scala monumentale che collega il III al II-I livello dell’ospedale.